Dai saperi ancora frammentari al sapere unitario

« E la psicoanalisi svelando l'unitarietà di tutti gli ambiti dello scibile, è arrivata alla visione unitaria dell'essere »

(Silvia Montefoschi, "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno - Escursione nella filosofia del XX secolo", 2006)

venerdì 16 novembre 2012

Psicologia e fisica

L’Essere: energia e massa, spirito e materia
“Sulla base del principio di complementarietà di Heisemberg si considera la particella dotata di massa, e con essa la materia, come il punto momento in cui viene fermata dall’osservatore la continuità dell’energia in movimento e l’onda viene considerata come il movimento stesso.
Già secondo la visione dei fisici dunque, la materia viene a coincidere con l’aspetto discreto dell’essere e l’energia con l’aspetto continuo dello stesso.

Ma, se l’essere è uno, l’osservatore non può essere altro dal mondo che egli osserva, sì che, colui che ferma nell’oggetto particolare della sua osservazione, che si fa pertanto materiale, il movimento ondulatorio dell’energia, è l’essere che osserva se stesso, e poiché l’essere coincide a sua volta con l’energia in movimento, la massa materiale è la stessa energia che riflette su se stessa attraverso l’occhio dell’uomo e si ferma nel riflesso in cui prende conoscenza di sè.
Possiamo allora dire che il movimento ondulatorio dell’energia coincide con la dinamica riflessiva dell’essere, che è il processo conoscitivo che non conosce però se stesso, e la materia coincide con la dinamica riflessiva che conosce se stessa nel riflesso.”

(Silvia Montefoschi, “La coscienza dell’uomo e il destino dell’universo”, 1986, cit. pag. 45-46)

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