Dai saperi ancora frammentari al sapere unitario

« E la psicoanalisi svelando l'unitarietà di tutti gli ambiti dello scibile, è arrivata alla visione unitaria dell'essere »

(Silvia Montefoschi, "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno - Escursione nella filosofia del XX secolo", 2006)

giovedì 15 novembre 2012

Per un corretto intendimento del superamento dell'antroporiferimento quale progetto evolutivo dell'Essere Uno

Il superamento dell'antroporiferimento è una esigenza dello stesso processo evolutivo che sappiamo consistere in un processo di autoconoscenza dell'Essere Uno volto ad individuarsi nella sua verità ovvero nella sua vera identità.
Superare l'antroporiferimento abbiamo detto che costituisce portare a compimento quella rivoluzione copernicana che ha già avuto tra i suoi militanti Lamarck, Darwin, Freud e Einstein.

Questa rivoluzione copernicana però non consiste nel relativizzare l'importanza dell'essere umana nella storia evolutiva e livellarla orizzontalmente alla stregua di tutti gli altri esseri e tutte le altre forme che compongono l'albero della vita e della conoscenza.
Intendere l'atto rivoluzionario del superamento dell'antroporiferimento in questo modo significherebbe non averne colto proprio il suo senso rivoluzionario.
Il superamento dell'antroporiferimento invece consiste proprio al contrario riconoscere nell'essere umano l'eccellenza della natura ma che  questa stessa natura sempre in perenne evoluzione non "gli passa manco pa' capa" di volersi fermare all'essere umano ma intende semmai proprio a partire da questo suo punto di arrivo andare oltre e non semplicemente migliorarlo.
La natura non vuole "migliorare", "evolvere", l'umanità ma vuole andare oltre l'umanità per creare Dio stesso ossia svegliarsi dal suo lunghissimo sogno già durato 13, 7 miliardi di anni.


"Anche lo scienziato allora, come il cabalista, sta riconoscendo nell'uomo quel momento di svolta del processo evolutivo dell'essere che è a sua volta il nuovo punto singolare della genesi apocalittica di un nuovo mondo" 

(Silvia Montefoschi, "Essere nell'Essere", citazione tratta dal capitolo dedicato alla corrente di pensiero chiamata "Cabala")

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